MERCOLEDì 16 FEBBRAIO
ORE 21.00
presso LA COLOMBINA
Stupisce che le foibe e l'esodo istriano, temi spinosi quanto complessi, siano tutto sommato ancora poco noti.
Fatti avvolti per decenni da un fitto cono d'ombra e intorno ai quali si è sviluppata una narrazione pubblica decontestualizzata e senza filtri, spesso intrisa di luoghi comuni e definizioni approssimative.
Collocare gli eventi nel contesto in cui si snodano è un'operazione essenziale per analizzare ogni processo storico. Lo è ancora di più per comprendere quanto avvenuto al confine orientale d'Italia, territorio segnato da tensioni e conflitti, dove si intrecciano irredentismi e nazionalismi, fascismo di confine, occupazione tedesca e comunismo jugoslavo.
Uscire dalle contrapposizioni strumentali, riportare queste tematiche lungo i corretti binari storiografici e sgomberare il campo da interpretazioni fittizie è l'obiettivo di questo libro, che intende consegnare al lettore gli elementi necessari a comprendere la storia del lungo Novecento istriano.
Una storia nella quale le foibe e l'esodo della popolazione italiana rappresentano soltanto un aspetto. Certamente drammatico, doloroso e tragico. Ma non l'unico, in quella che appare come una tormentata pagina del Novecento italiano.