ANNO 1999
• MADRE ERMINIA CAZZANIGA missionaria canossiana. Fu assassinata a Timor Est al ritorno da una missione per portare cibo ai profughi.
ANNO 2000
• ANTONIO BARGIGGIA missionario laico in Burundi. Ucciso il 3 ottobre 2000 in un agguato a Kibimba, il suo impegno era rivolto a carcerati e lebbrosi.
• FAMIGLIA BRUSADELLI missionari in Brasile per l'Operazione Mato Grosso.L'esempio dei coniugi Brusadelli è stato seguito dalle figlie Noemi ed Anna che operano in Brasile in diverse missioni.
• SUOR ANNA ROBERTA MALVESTIO missionaria in Nicaragua presso la Comunità di El Bonete. Ha attivato in particolare progetti per potabilizzare l'acqua e acquistare terreni.
ANNO 2001
• ASSOCIAZIONE CUAMM sostiene i volontari medici lecchesi che operano in programmi di cooperazione sanitaria nei paesi più poveri del continente africano.
• PADRE LUIGI BRENNA opera in un centro di accoglienza per il recupero dei ragazzi di strada nelle Filippine.
• RITA BALDUCCI missionaria ad Amabai nel Mato Grosso. Ha dato vita al Centro
per il recupero della denutrizione e ha fondato l'Associazione Amici di Amabai.
ANNO 2002
• ASSOCIAZIONE “INSIEME PER COSTRUIRE” impegnata nelle adozioni a distanza e nell'invio di volontari in Kenya dove operano i missionari della Consolata.
• SUOR ALMA CASTAGNA medico dal 1992 si occupa di un ambulatorio a Timor Est che cura più di cento pazienti al giorno.
• ASSOCIAZIONE “ARNI” realizza di interventi in Burkina Faso, come la ristrutturazione di ospedali e si occupa dell'invio di materiale sanitario.
ANNO 2003
• ISELLA NATALINA membro dell'Istituto Secolare delle “Discepole del Crocefisso” è missionaria in Zaire dal 1976.
• PADRE DOZIO missionario in Costa D'Avorio, in un territorio devastato da problemi quali l'AIDS, la criminalità e il dramma dei ragazzi di strada.
• SANDRA BONGIOLATTI da anni trascorre lunghi periodi in India occupandosi in prima persona di ragazzi disabili.
ANNO 2004
• PADRE GIOVANNI CORTI salesiano missionario in Argentina dal 1948. Impegnato in progetti educativi, le sue scuole sono frequentate da 2500 ragazzi.
• PADRE ANGELO MORONI dal 1951 è missionario in Brasile, opera nelle favelas di Rio de Janeiro e si occupa di un Centro per bambini con disabilità mentali e fisiche.
• SUOR ROSELDA SALA missionaria della Consolata e infermiera professionale dal 1960, vive in Mozambico. Ha fondato un Centro di assistenza per i bambini malnutriti.
ANNO 2005
• MARIO PANZERI è partito per il Congo nei primi anni settanta ed ha realizzato numerosi progetti a sostegno delle economie locali, in particolare in campo agricolo.
• SUOR ROSANGELA CONFALONIERI si trova in Ciad dal 1978, in una terra che negli anni 2002 -2003 è stata sconvolta dalla guerra civile.
• DON GIUSEPPE NOLI diventato missionario all'età di 50 anni si è trovato ad affrontare situazioni difficili prima in Perù e attualmente ad Haiti.
ANNO 2006
• PADRE GIUSEPPE RABBIOSI missionario dal 1974 prima in Togo e poi in Ghana ha fondato l'Associazione “Nella casa del Padre Mio” per raccogliere fondi per la comunità di Abor.
• PADRE ALESSANDRO NAVA missionario dal 1978 è attualmente amministratore dell'Ikonda Hospital in Tanzania.
ANNO 2007
• GRAZIOSA INVERNIZZI dopo aver frequentato il Corso per Infermiera nel 1971 parte per il Cameroun. Nel 1982 frequenta il corso di medicina tropicale ad Anversa e nello stesso anno parte per lo Zaire dove si ferma fino al 1991. Dal 1991 al 1998 è a Garoua, nel nord del Cameroun, dove si occupa del dispensario e di un progetto per i ragazzi di strada. Nel 2002 parte per la Repubblica democratica del Congo (ex Zaire) dove è tuttora impegnata nell'organizzazione della costruzione di un ospedale.
• AGOSTINO BOSSETTI ha iniziato il suo volontariato nel 1971 in Zaire, tramite l'associazione Mondo Giusto di Lecco. Nei suoi 35 anni di volontariato praticamente ininterrotto ha collaborato con diverse organizzazioni (Fao, Unicef, CEE progetto Kivu e Zairesi, ONG e diocesane delle regioni del Kivu e del Katanga), Nel 2003 è rientrato in Italia per problemi di salute ma ha continuato la sua attività collaborando con l'associazione Amici di Silvana onlus di Cernusco Lombardone.
• SUOR MARIA LAURA VILLA missionaria della Congregazione delle Piccole Serve del Sacro Cuore, all'età di 24 anni parte per il Madagascar dove ha modo di svolgere la sua professione di infermiera dal ‘70 al '94. Nel 1989 è la prima religiosa ad entrare nel carcere di Antananarive, dove alloggiano in condizioni di assoluta precarietà 3800 detenuti. Nel 2000 viene inviata dai suoi superiori in Romania per aprire una comunità a Buzàu. Qui continua ad occuparsi dei malati e in particolare dei bambini che soffrono di denutrizione e degli anziani abbandonati.
ANNO 2008
• SUOR MARIOLINA CATTANEO Suor Mariolina è direttrice della “Saint Daniel Combony Secondary and Preparatory School” di Awassa in Etiopia, che nonostante l'aumento delle scuole private è considerata tuttora la migliore scuola della città ed è frequentata da circa 500 alunni di cui circa il 95% riesce ad accedere all'università.
• IRENE GIORGI a 15 anni ha iniziato a frequentare il movimento dell'Operazione Mato Grosso (OMG), partecipando attivamente alle raccolte di fondi. Dopo l'esame di maturità parte per l'America latina e vi resta 4 mesi. Tornata in Italia lavora come operaia metalmeccanica e frequenta il corso di infermeria all'Ospedale di Monza, diplomandosi a pieni voti. Nel 2000 parte per l'Ospedale di Chacas sulle Ande peruviane, unico presidio della zona che offre cure gratuite. Dopo una breve parentesi in Italia riparte per Pomallucay tra le montagne andine dove presta assistenza come infermiera per due anni. Al rientro in Italia riprende il lavoro come infermiera per poi decidere di ritornare in Missione a tempo in Perù. Ora vive a Illauro, a 9 ore dalla prima strada asfaltata, dove non ci sono né telefono né luce, in
una comunità di ragazze italiane e peruviane inaugurata dal cardinal Bertone.
• PADRE MELESI PIETRO E SUOR ANGELA MELESI. Pietro Melesi è ordinato sacerdote nel 1954 e l'anno dopo parte per il Brasile. Nel 1966 chiede di essere mandato “dove nessun prete ci vuole andare”: a Poxoreo. A seguito della nascita dell'Operazione Mato Grosso a Poxoreo si costruisce la prima scuola per 200 ragazzi. Nel 1980 viene assegnata a padre Pedro la gestione dell'Ospedale al servizio di circa 100.000 abitanti. Angela Melesi entra nel 1950 a far parte della Famiglia Salesiana – Suore di Maria Ausiliatrice. Dopo la professione religiosa nel 1954 parte per il Mato Grosso, dove sarà maestra delle novizie, poi direttrice del collegio di Cuiabà. Dopo un breve rientro in Italia parte per Rondonopolis, nel Mato Grosso del Sud. Attualmente opera a Poroxeo, accanto al fratello Pietro, dove da
10 anni si occupa di adozione a distanza.
ANNO 2009
• GIORDANO E IVANA GALBUSERA fanno parte dell'OMG, hanno a lungo operato in Perù: per tre anni presso la Parrocchia di Uco, a 3000 metri , e poi presso l'Istituto Superiore Pedagogico – religioso (ISPER), aiutando i poveri e gli ammalati. Rientrati in Italia nel 2003, Giordano prende la non facile decisione di licenziarsi dal lavoro per poter proseguire l'operato iniziato in missione. Così tutta la famiglia riparte per il Perù: oggi seguono i ragazzi del loro gruppo per il tirocinio di futuri maestri delle scuole più abbandonate e il secondo ciclo didattico dell'Isper. Nei fine
settimana e nei mesi di vacanza, invece, seguono l'Oratorio, frequentato da circa 1500 bambini.
• SILVANA PANZERI inizia la sua opera di missionaria laica nel 1971, assistendo i malati di lebbra a Mbala, in Camerun, un villaggio abbandonato nella foresta. Qui costruisce un dispensario per offrire cure ed assistenza agli ammalati. Dopo due anni Mbala per Batouri, dove prosegue il suo impegno nella cura dei lebbrosi. Nel 1975 assume la responsabilità del Centro per la cura della lebbra e della TBC. Nel 1985, con il propagarsi dell'AIDS, decide di dedicarsi ai bambini orfani, facendo confluire tutte le sue energie nel progetto “Esperance vie”, finalizzato alla
costruzione di un centro che offrirà agli orfani e ai bambini più poveri la possibilità di frequentare la scuola e di avere un sostegno sanitario ed un'adeguata alimentazione. Risiede tutt'ora in Camerun, a Batouri, presso la Mission Catholique.
• PADRE MARIO MARAZZI nel 1960 viene ordinato sacerdote e mandato come missionario ad Hong Kong, vi resta fino al 1980. Rientrato in Italia diventa Direttore del Museo “Popoli e Culture” di Milano. Nel 1999 ritorna ad Hong Kong, dove viene nominato vicario della Chiesa di San Francesco. Nel novembre del 2003 si trasferisce a Guangzhhou (Canton) come volontario in una casa-famiglia. Con i contributi economici del PIME, della Caritas di Como delle Parrocchie, del Comune di Mandello del Lario e di altri amici contribuisce in modo rilevante alla ristrutturazione di una Casa – famiglia e al mantenimento di altre e alla ricostruzione del Seminario Minore di Xi'an.
ANNO 2010
• Padre Noè Cereda è originario di Castello Brianza. Missionario della Consolata, opera in Madagascar, dove è responsabile della locale scuola per i figli degli antichi schiavi tagliatori di canna da zucchero (ancora considerati tali dalla popolazione autoctona), 1.300 piccoli allievi.
• Suor Maria Riva è una missionaria salesiana nativa di Galbiate. Vive in Etiopia dove si occupa dell'educazione e del recupero delle ragazze di strada, ma in precedenza ha vissuto esperienze in Kenya e in India.
• Giuseppe Carlo Pirovano è nato a Casatenovo nel 1963. Sposato e con tre figli, vive in Bolivia dove dal 1994 è responsabile della Caritas Diocesana, entità che promuove e coordina molte iniziative sociali, fra le quali posso citare la costruzione d'acquedotti e di sistemi d'irrigazione e la gestione di altre istituzioni cattoliche in ambiti sanitari, educativi ed assistenziali.
ANNO 2011
• Suor Luisa dell’Orto nasce a Lomagna (LC) il 27 giugno 1957. Nel 1987 parte per il Cameroun: vive a Salapombe, in una foresta, tra i Pigmei Baka, fino al 1990. Dal 1997 al 2001 è missionaria in Madagascar, dal 2002 è missionaria ad Haiti. Con assoluta dedizione e altruismo, Suor Luisa dedica la sua vita ai più poveri, colpiti anche dal terremoto del 12 gennaio 2011. Con la missione delle Piccole Sorelle, Suor Luisa ha portato ad Haiti, in un contesto di grande povertà e precarietà, valori di solidarietà, fratellanza e speranza. La congregazione ha aperto una scuola primaria (frequentata da 300 bambini/ragazzi dai 5 ai 15 anni) ed una cooperativa di ricamo formata da donne. Con il suo impegno continuo ha promosso la cultura e il progresso sociale in particolare tra i giovani e le donne ancor di più nell’emergenza seguita al terremoto di Haiti.
• Mattia e Marco Longoni e consorti Le due coppie, Mattia Longoni (33 anni) e Corinna Malighetti (33 anni) e Marco Longoni (37 anni) e Deborah Corti (35 anni) si sono conosciuti presso il Centro di animazione missionaria dei Padri della Consolata di Bevera (Castello Brianza). Qui hanno iniziato un percorso di formazione missionaria, volto ad iniziative di animazione missionaria ed al sostegno di progetti in missione. Dopo il matrimonio le due giovani coppie maturano la decisione di dedicare un periodo della loro vita ai più poveri. Così Mattia Longoni e Corinna Malighetti, nel 2007 partono per Guayaquil, Ecuador, nella missione di El Fortin, una baraccopoli di circa 300.000 persone. Qui da 2007 al 2010 hanno collaborato con Padre Felice Prinelli, fondatore della missione. Mattia e Corinna, attualmente, risiedono a Calco e continuano ad impegnarsi attivamente in ambito missionario e di cooperazione internazionale con i Laici Missionari della Consolata di Bevera e nella comunità parrocchiale di Calco. Marco Longoni e Deborah Corti, nel 2004 partono per il Congo, nella missione della Consolata in periferia di Kinshasa. Dal 2005 al 2007 hanno vissuto nella baraccopoli della periferia della città, collaborando con i Missionari della Consolata. Nel settembre del 2007, dopo la nascita del primo figlio Stefano, rientrano in Italia, dove continuano ad collaborare con l'Istituto dei Missionari della Consolata nell'ambito del Segretariato generale per la Missione, creando la "Missioni
Consolata Onlus ONG".
• Bruna Sironi nasce a Monticello Brianza (LC) l'1.8.1951, sin dai tempi degli studi universitari iniziò a dedicarsi ai problemi del sottosviluppo, con particolare attenzione all'Africa e alle popolazioni africane immigrate, la comunità eritrea in particolare, ed a collaborare come volontaria con l'Associazione Manitese di Bulciago. Nel 2000 parte per
l'Eritrea, dove vi rimane fino al 2005, dove si occupa, in collaborazione con le Nazioni Unite, il governo eritreo e le ONG di fornitura di acqua potabile e assistenza alle categorie più deboli, quali bambini e donne. Dal 2006 l'impegno di Bruna prosegue in Sudan, seguendo i giovani e i meno giovani eritrei che lasciano il paese oppresso dalla dittatura alla ricerca della libertà e di un futuro. Nella zona di Kassala nell'Est Sudan, gli ambiti di intervento di Manitese, con il
coordinamento di Bruna, che si svilupperanno successivamente anche in altre aree del paese, consistono nell'approvvigionamento idrico, nello sviluppo rurale, nell'educazione delle bambine. Dal 2010 si sposta in Kenya, dove avvia un rapporto di paternariato con la ONG locale, a sostegno a progetti sullo sviluppo rurale, sulla valorizzazione del ruolo della donna e per percorsi di pace. Dal 2011, alla soglia di 60 anni, la sua attività si svolge a Juba, capitale del nuovo Stato del Sud del Sudan, per lo sviluppo di questo paese martoriato da decenni
di una sanguinosa guerra civile.
ANNO 2012
• Padre Fausto Tentorio, nato a Rovagnate il 7 gennaio del 1952, risiedeva a Santa Maria Hoè. Nel 1977 viene ordinato sacerdote missionario e l’anno successivo parte per le Filippine, paese sotto la dittatura militare. Passa il primo periodo nelle comunità indigene animista (i B’laan), le più povere, vivendo il più possibile con loro, imparando la loro lingua e condividendo le loro problematiche. Riesce a formare delle piccole comunità cristiane tra i coloni con lo scopo di educarli alla giustizia ed alla pace. La sua presenza però spesso viene messa in questione dai militari, presa di mira la sua abitazione, per cui viene assegnato alla missione di Arakan, molto più vasta rispetto a quella di Columbio – Tulunan. Nel 1990, all’interno della missione di Arakan, ritorna al suo impegno verso le tribù indigene locali dei Manobo. Con loro lotta per la difesa delle loro terre ancestrali, dalle quali negli anni precedenti erano stati scacciati con la forza da alcuni politici della zona per i loro interessi. Con la collaborazione delle comunità, inizia dei programmi di alfabetizzazione e di medicina preventiva, crea delle scuole materne, una scuola media cattolica e, grazie alle adozioni a distanza, ha sostenuto la scolarizzazione di 1820 bambini; ha realizzato una rete di
tubazione idrica per portare acqua potabile nei villaggi per migliorare le condizioni igienico – sanitarie. Nel 2003 riesce ad uscire incolume da un agguato. Padre Fausto continuerà il suo impegno con queste popolazioni fino al suo assassinio, il 17 ottobre 2011, fuori della sua casa al termine della S. Messa.
• Suor Alma Comi, nata ad Olgiate Molgora il 21 gennaio 1958. E’ una suora missionaria dell’Ordine di “Nostra Signora degli Apostoli”. Dal 1989 ad oggi svolge la sua missione in Burkina Faso, nella missione di DIABO, villaggio costruito da capanne in paglia e fango, ai confini della savana, aiutata solo da 2 sorelle africane. E’ indescrivibile quello che Suor Alma ogni giorno deve affrontare in prima persona: dall’assistenza alle nascite sotto le capanne, alla battaglia continua contro la malaria, l’AIDS ed altre malattie mortali. Porta generi di prima necessità e medicine indispensabili per la sopravvivenza. In questi ultimi anni nelle varie visite ai villaggi raccoglie gli ammalati gravi e organizza con i medici volontari di Lecco e Brescia interventi di chirurgia urgenti. Suor Alma sta lavorando per il
completamento del CREN (Centro di raccolta di bambini con difficoltà di alimentazione nei primi mesi di vita insieme ai loro genitori) ed al Centro Disabili, per la riabilitazione delle persone colpite da malattie deformanti.
• Padre Giovanni Treglia, nato a Cursi (LE) il 29 aprile 1968, è residente a Castello Brianza. Attratto dall’impegno missionario, nel 1985 entra nei “Missionari della Consolata” di Bevera. Finiti gli studi viene ordinato sacerdote a Cursi nel 1995 e come primo incarico viene inviato in Tanzania, dove rimane fino al 2011. La Tanzania è una terra con pessime condizioni della popolazione: problemi di acqua, temperatura tra i 28 ed i 38 gradi, carenza di pozzi, mancanza di corrente elettrica, abitazioni costruite di fango e paglia, presenza di malattie quale la malaria, malattia che accompagnerà Padre Treglia durante tutta la sua permanenza in Africa. Nel 2001 fonda e dirige la rivista missionaria nella lingua locale (lo swahili) intitolata “Enendeni (Andate)”. La rivista è uno strumento di formazione per tutti (la televisione e la radio sono rare, il computer inesistente); i temi trattati riguardano la giustizia, la critica e la
denuncia sociale, la fraternità tra le diverse etnie. L’intento di Padre Treglia è quello di infondere, tramite la sua rivista, la dignità ed una coscienza critica nella gente. La rivista per i suoi contenuti ha avuto tanto successo in tutta la Tanzania ed a seguito della sua uscita (cadenza bimestrale) si è creata una nuova coscienza collettiva tale da formare numerosi gruppi di cattolici che si adoperano per aiutare i più poveri ed i più emarginati e
che si confrontano tra loro. Padre Treglia riesce a fondare una grande casa missionaria che viene inaugurata nel
2007 e che chiamerà “Consolata Mission Center”. La casa è nata come centro per la formazione sia di laici che di sacerdoti di tutta la Tanzania. Dal luglio del 2011 risiede a Bevera e ricopre la figura di padre responsabile della casa.
ANNO 2013
Suor Carmen Nava, nata a Milano 75 anni fa, dal 1957 è una suora dell’Ordine della Consolata.
Nel 1970 partì come missionaria per la Liberia. Lì fu assegnata alla cura di donne e bambini in una piantagione di caucciù. Dal 1982 al 1987 le fu chiesto di ritornare in Italia per assistere le Consorelle ammalate al ritorno dalle varie missioni. All’inizio del 1988 fece ritorno il Liberia ma alla fine del 1989 scoppiò la guerra civile che diede inizio ad un calvario di sofferenze per la popolazione locale; ma Suor Carmen, insieme ad altre consorelle, decise di rimanere con la sua gente condividendone la sorte e la precarietà, costretta a lasciare il paese e fuggire nella vicina Costa D’Avorio.
La guerra durò 15 anni ed ebbe fasi diverse alcune più intense altre un pò meno, durante le quali Suor Carmen si recava di volta in volta in posti diversi a seconda le necessità per aiutare i bisognosi che incontrava.
Con dedizione assoluta ed altruismo, superando anche una grave malattia, Suor Carmen dedica la sua vita ai più poveri. Il modello di convivenza che Suor Carmen ha portato in Liberia è basato sulla presa di coscienza che “ogni battezzato e ogni chiesa devono andare oltre il confini per mettersi al servizio dei più poveri in qualsiasi parte della terra”. Attualmente gestisce il centro sanitario di Buchanau, in Liberia.
Motivazione della Giuria: “Suor Carmen ha puntato sulla elevazione umana delle persone spendendo gran parte della sua propria vita in Liberia fra i più bisognosi”
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Don Daniele Caspani, nato a Casatenovo nel 1956, dopo aver esercitato per alcuni anni con estrema dedizione il proprio ministero in alcune parrocchie della Diocesi di Milano, nell’ottobre del 2009, accogliendo l’invito del Vescovo Mons. Tettamanzi, parte per il Brasile. Si trasferisce nel poverissimo stato del Maranhao, nel nordest del Brasile, dove esercita tuttora la sua missione di parroco e coordinatore pastorale delle persone disabili. I problemi più evidenti che costituiscono la grande sfida che Don Daniele deve affrontare tutti i giorni sono la disoccupazione e la povertà, la salute e l’educazione dei giovani, l’analfabetismo e scolarizzazione difficoltosa, droga e prostituzione anche minorile, violenza e corruzione. Don Daniele si occupa delle parrocchie di Dom Pedro e Sao Josè Dos Brasilos, area di estrema povertà, dove la popolazione vive in case di paglia e fango, dove manca l’acqua potabile. In particolare si occupa della scuola parrocchiale Kolping, nata grazie al sostegno di un suo progetto “adozione a distanza” che sopperisce alle grosse mancanze della scuola pubblica; inoltre ha allestito un laboratorio che consente alle donne di produrre oggetti d’artigianato che poi vengono venduti e fondato due associazioni per l’estrazione dell’olio dalle noci di cocco che permettono di poter affrontare il misero bilancio familiare. Don Daniele con il suo entusiasmo ed il suo coraggio è riuscito a trasmette alle persone che gli stanno vicino il valore della vita ed il rispetto dei deboli e degli indifesi.
Motivazione della Giuria: “la sua opera missionaria si è prodigata verso le donne, stimolandone l’imprenditorialità e nell’ambito educativo sopperendo alle mancanze della scuola pubblica nel Maranhao brasiliano”.